I BAR DI VARESE CONTRO IL COMUNE: “NOI VOGLIAMO FAR ENTRARE I CANI”

Gli esercenti: cambiare l’ordinanza nemica di Fido

I BAR DI VARESE CONTRO IL COMUNE:
Cani fuori da bar e ristoranti a Varese? I proprietari dei locali sulle barricate. Dopo numerosi avvertimenti e qualche multa, gli esercenti chiedono al Comune di fare retromarcia.
È datata 2010 l’ordinanza del sindaco – scrive La Provincia – che vieta l’ingresso ai cani nei locali pubblici. Se non si rispetta, il gestore va incontro ad una sanzione dai 25 ai 500 euro. Un provvedimento voluto dall’allora assessore al Commercio, Salvatore Giordano, che già all’epoca aveva fatto scoppiare la polemica.
Adesso, però, i commercianti non ci stanno più. Dopo che l’Asl ha sanzionato diversi ristoranti e avvertito i bar scoperti mentre ospitavano Fido, chiedono con forza che l’ordinanza venga rivista. “In particolare nella parte che toglie la discrezionalità ai titolari di locali pubblici – spiega Denis Buosi, titolare della pasticceria di piazza Beccaria -. Capisco il divieto perentorio d’ingresso nelle cucine e dietro i banconi, per una questione di igiene. Ma vorrei poter scegliere io se permettere a chi ha un animale di entrare o meno nel mio nel bar”. Per aggirare l’ordinanza, il signor Buosi d’estate chiede ai clienti con un quattrozampe al seguito di servirsi dei tavolini all’esterno del locale. E puntualizza: “D’inverno, però, non è possibile. E siccome per me non è un problema la presenza di un cane nel bar, vorrei poterli far entrare senza correre il rischio di prendere una multa”.
L’invito rivolto all’amministrazione comunale è chiaro: serve un nuovo provvedimento che lasci ai titolare di bar e ristoranti la scelta di consentire o vietare l’ingresso di Fido. “Siamo una delle poche città in Italia, se non l’unica, che ha un’ordinanza del genere – spiega Graziella Roncati Pomi di Confesercenti -. L’ingresso ai cani è consentito ormai ovunque ed è penalizzante per i nostri esercenti non poter esercitare questo diritto. Vuol dire perdere i clienti e lavorare di meno”.
Molti proprietari di locali avevano già protestato invano contro questa ordinanza. E anche l’ex ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla era intervenuta sulla questione, chiedendo al sindaco Attilio Fontana che il divieto per i cani venisse rimosso il più velocemente possibile, perché la legislazione dello Stato non prevede un’esplicita proibizione in tal senso. (Fonte: www.nelcuore.org/blog-associazioni)