Questa, purtroppo, non è una favola e non è a lieto fine!
E’ una storia vera. La storia di un cucciolo di Pastore Tedesco, nato nell’aprile 2013 in un allevamento del Nord Italia. Questo cucciolo nasce con una grave malformazione: il mega esofago e quindi l’allevatore, d’accordo con il suo veterinario di fiducia, decide che non val la pena curarlo e decidono per la soppressione del cucciolo.
A questo punto interviene un’associazione animalista sempre del Nord Italia (di cui vogliamo fare il nome: la L.A.I.C.A – Libera Associazione Italiana per la Cura degli Animali) che si prende cura del cucciolo, evitandogli così una morte prematura, e che cerca per lui una “adozione del cuore”.
Si fa avanti una coppia toscana, Fabrizio e Cinzia, che adottano il cucciolo al quale nel frattempo era stato dato il nome di Melvin. Lo portano a casa e cominciano a prendersene cura con l’aiuto, la disponibilità e l’esperienza delle dottoresse di una clinica veterinaria di una località non troppo distante da dove abitano loro ( e anche di questa vogliamao dire il nome: Clinica San Minianimal).
Melvin è sotto peso e deve essere alimentato in un modo particolare, stando in posizione eretta e rimanendo nella stessa posizione anche durante le prime fasi della digestione.
Subisce una serie di interventi, passa periodi migliori in cui prende anche un po’ di peso alternati a peridi anche abbastanza lunghi tra febbre alta e ricoveri nella clinica veterinaria di quelle che ormai, per lui, sono le “zie” dottoresse.
Gli viene applicato un sondino per poterlo alimentare anche nei periodi in cui si formano numerose tasche nel suo esofago.
A volte il sondino si stacca e allora si rende necessario rifissarlo con i punti che il piccolo grande guerriero, come ormai viene chiamato questo cucciolo coraggioso, si fa dare dalle “zie” senza anestesia.
Con tanta pazienza, amore e dedizione da parte dei suoi “genitori”, Melvin comincia a poter fare qualche passeggiata, a farsi degli amici a 4 e 2 zampe. Nonostante tutto, il piccolo grande guerriero non molla, dimostra un attaccamento alla vita, una voglia di vivere veramente sorprendenti e allo stesso tempo commoventi.
A fine maggio prende parte al Dog Pride Day e anche una giornalista della RAI ha occasione di conoscere la sua storia. Ad agosto scorso festeggia il suo primo compleanno e scopre il mare. A inizio settembre, nell’ambito di una mostra canina organizzata in una località vicina da alcuni “zii”, viene premiato per la sua “grande forza di volontà e coraggio” .
A questo punto le “zie” veterinarie ipotizzano la possibilità di intervenire di nuovo chirurgicamente per restituire al piccino la possibilitá di cibarsi nuovamente con la bocca. Purtroppo in concomitanza con la sostituzione del sondino gastrico, bucatosi per usura, i punti interni dello stomaco cedono e quindi sono necessari ben tre interventi chirurgici nel corso di una solo settimana.
Forse il mix di anestesie ripetute, oltre ai medicinali che assume, portano il cucciolo ad uno stato di sofferenza renale oltre a depressione fisica. Quando i valori delle funzioni renali sembrano normalizzarsi, ecco il colpo di grazia: febbre a 40,7. Probabilmente una polmonite. La situazione precipita velocemente: il suo esile fisico dà forfait e Melvin si addormenta per l’ultima volta.
Ciao, piccolo grande guerriero, sei stato un esempio per tutti noi… ora ci resta soltanto tanta rabbia e un dolore infinito.