“Il dramma della solidarietà si consuma in pochi attimi a Spoleto, lungo la Flaminia, all’altezza di una stazione di servizio. E’ IL 24 DICEMBRE, le 19,30 di una serata che doveva essere speciale le auto che sfrecciano, la corsa all’ultimo regalo, il via vai frenetico verso i luoghi della festa Andrea Arcangeli Conti – spoletino, è in auto con la fidanzata : stavano andando insieme al Cenone di Natale. Non arriveranno mai. Qualche auto che viaggia sulla Flaminia prima di lui investe un cane boxer, ma prosegue dritta per la sua meta. Nemmeno un’occhiata a quel tonfo sordo sulla carrozzeria. L’animale resta agonizzante in mezzo alla strada. Una scena straziante che nel tram tram natalizio scorre tra l’indifferenza totale….. MA ANDREA NON PUO’ FAR FINTA DI NULLA! E’ un gesto di istintivo altruismo. Il giovane accosta l’auto al ciglio della strada, indossa il giubbotto catarifrangente e dopo aver acceso le quattro frecce scende dalla macchina per prestare soccorso al cane. Il tempo sembra fermarsi per pochi attimi. Quanto occorre alla fidanzata per l’ultima raccomandazione: «Stai attento». Pochi secondi e si consuma la tragedia. La Passat che viaggia nella stessa direzione di marcia di Arcangeli (da Terni verso Foligno) non si accorge della presenza del ragazzo in mezzo alla carreggiata. L’impatto è violentissimo, devastante. L’auto lo investe in pieno. Andrea muore sul colpo insieme con quel cagnolino che avrebbe voluto salvare. Una scena lacerante che si consuma tra le grida disperate della fidanzata, impotente spettatrice. L’automobilista alla guida della Passat è romano, si trovava in Umbria per trascorrere le feste. Dopo l’impatto tenta di giustificarsi: «Non l’ho nemmeno visto». I soccorsi scattano velocemente, ma per Andrea, purtroppo, non c’è più nulla da fare. I medici e gli infermieri del 118 fanno il possibile per salvarlo: ma neanche il massaggio cardiaco, durato diversi minuti, riesce a strapparlo alla morte. I medici scuotono la testa, mentre la fidanzata continua a implorarli. Sono momenti di devastante angoscia. Sul posto arrivano anche i genitori di Andrea. Il padre è un barbiere, molto conosciuto in città. Sul Natale scende una cappa di dolore. Accanto al corpo del 27enne c’è quello del cane: un vecchio boxer di quindici anni sfuggito alla padrona che si era fermata alla stazione di servizio per fare benzina. La Flaminia viene chiusa, quel gesto di profonda sensibilità di Andrea diventa per molti il simbolo di questo Natale.”
Abbiamo voluto ricordare questo episodio perché noi, Amici di Igor, ne siamo rimasti profondamente colpiti tanto che abbiamo deciso di invitare i familiari di Andrea alla nostra manifestazione per consegnare loro un seppur simbolico riconoscimento per il sacrificio del loro ragazzo.